Il Gruppo IFA si è incontrato per la terza riunione per definire le misure a supporto dei paesi più vulnerabili, quali SDR, sospensione del debito e finanziamento dello sviluppo.
26 Marzo 2021
Nella prima riunione dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20 sotto la Presidenza Italiana, tenutasi lo scorso febbraio, è stata riaffermata la volontà di supportare le economie più vulnerabili, in particolare i Paesi con maggiori difficoltà in termini di sostenibilità del debito. Ministri e Governatori evidenziarono che tale sostegno può concretizzarsi attraverso l’implementazione del G20 Common Framework on Debt Treatment e dell’iniziativa sulla sospensione del servizio sul debito (Debt Service Suspension Initiative – DSSI). I leader della filiera finanziaria G20 incaricarono le organizzazioni finanziarie internazionali di esplorare nuovi strumenti per garantire a livello globale le esigenze di finanziamento e adeguate riserve di valuta nel lungo periodo. In particolare, chiesero al FMI di valutare un possibile incremento dell’allocazione generale dei diritti speciali di prelievo (Special Drawing Rights – SDRs).
Le discussioni a livello operativo su questi temi avvengono all’interno del Gruppo di Lavoro sull’Architettura Finanziaria Internazionale (International Financial Architecture Working Group – IFA WG). Ieri e oggi, 24 e 25 marzo 2021, il Gruppo si è riunito per la terza riunione ufficiale sotto la Presidenza Italiana del G20.
Nella riunione, il gruppo ha esaminato lo stato dell’arte in riferimento alle necessità finanziarie future dei paesi a basso reddito, per determinare se le condizioni economico-finanziarie richiedano una nuova estensione – di ulteriori 6 mesi per arrivare a dicembre 2021 – della sospensione del servizio sul debito (DSSI). La DSSI fu decisa nell’aprile 2020 e ha già beneficiato di una prima estensione, concordata dai Leader G20 in occasione del Summit di Riad svoltosi il 21-22 novembre 2020. Tale estensione è stata condivisa anche dai Membri del Club di Parigi. La discussione in occasione del terzo incontro del Gruppo si è concentrata sulla definizione di aspetti tecnici correlati ad una possibile ulteriore estensione, preparando il terreno per la decisione finale che verrà presa dai Ministri delle Finanze e dai Governatori delle Banche Centrali nel loro incontro di aprile.
Il FMI ha presentato una stima delle necessità finanziare dei paesi a basso reddito. Tali economie necessiterebbero di $200 miliardi per uscire dall’attuale fase di crisi, oltre a $250 miliardi per investimenti futuri. I Membri del Gruppo IFA hanno iniziato il confronto sulla definizione di un pacchetto di misure volte a ridurre l’ampio divario finanziario dei paesi a basso reddito. In primis, il FMI ha offerto un’analisi sul contesto e sulle modalità di un possibile incremento dell’allocazione generale dei diritti speciali di prelievo (SDR). Successivamente, i Membri si sono confrontati su una possibile revisione degli SDR per indirizzare risorse verso i Paesi che presentano maggiori vulnerabilità in questa fase. Infine, in seguito al contributo dell’International Finance Corporation (IFC) e della Banca Mondiale, il dibattito si è concentrato su soluzioni per mobilitare investimenti privati verso i paesi a basso reddito. Il Gruppo ha invitato le Banche Multilaterali di Sviluppo a massimizzare l’impatto delle risorse disponibili, anche attraverso l’impiego di misure di Balance Sheets Optimization.
Il lavoro del Gruppo IFA confluirà nell’agenda della prossima riunione dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20 in programma il 7 aprile prossimo.